Esploriamo il Kosher

È degno di nota il fatto che uno dei primi precetti impartiti agli esseri umani concernesse il cibo, con la proibizione ad Adamo ed Eva di mangiare i frutti dell’Albero della Vita. Da allora, gli ebrei hanno sempre posto grande enfasi sull’autocontrollo alimentare.

Le leggi dell’alimentazione ebraica affondano le radici nella Bibbia e vengono osservate dagli ebrei da più di tremila anni. I principi fondamentali della kashrùt sono illustrati nel Pentateuco e sono definiti statuti, ossia leggi di cui non ci viene data alcuna motivazione comprensibile dall’intelletto. 

Il Pomodoro in Conserva

Il problema principale che si pone nel pomodoro in conserva è l’utilizzo delle linee produttive per altri preparati a base di pomodoro, quali possono essere i sughi pronti, molto diffusi sia in Italia che all’estero, oppure la lavorazione del ketchup.

I sughi pronti, come si può notare semplicemente curiosando negli scaffali dei supermercati, sono spesso preparati con carne, pesce e formaggi.

Anche quelli alle verdure, ad as. quelli alle melanzane, possono avere problemi di kashrùt poiché possono essere trattati con l’aceto, classico ingrediente non kashèr perché derivato dal vino, senza che esso venga riportato nella lista degli ingredienti.

La definizione del termine Kosher

Tutte le leggi alimentari ebraiche affondano le radici nella Bibbia, o più precisamente nel Pentateuco, in cui vengono forniti dettagli sugli animali, volatili, pesci e insetti non kosher.

I saggi dell’ebraismo hanno studiato, interpretato e applicato le leggi del kosher per molti secoli.
Migliaia di volumi sono stati scritti sull’argomento, molti dei quali datano di duemila anni fa.
Questo vasto corpo di letteratura rabbinica è ciò che compone la legislazione kosher.

La festa di Pessach

Pessach è una festività ebraica caratterizzata da una serie di norme proprie soltanto ad essa.
Tali norme si suddividono in due categorie: positive, ossia leggi che bisogna eseguire, e negative, ossia divieti da cui bisogna astenersi.
In questo contesto ci soffermeremo soltanto sui divieti fondamentali, essendo essi strettamente connessi con le norme alimentari che caratterizzano la festa di Péssach:

Il divieto di mangiare chamètz (cibo lievitato) durante tutti i sette giorni della festa e fuori da Israele anche nell’ottavo, a partire dal mattino del 14 del mese di nissàn.
Il divieto di mangiare cibi contenenti chamètz o derivati per tutti i sette o gli otto giorni di Péssach.